Il legame tra il Marchese, Barone e Signore Vincenzo TRIGONA (1829-1912) e la famiglia PONENTE dal Belgio : 

Con decreto ministeriale del 16 ottobre 1891, Sua Eccellenza Vincenzo TRIGONA ottenne riconoscimento dei titoli di nobiltà di Marchese di Canicarao e Dainammare, di Barone di Frigentini e Salina (Pantano del Rovetto), e di Signore di Bauli, Ursitto, Grampoli con Stafenda, Imbaccari e Misilini. Tutte queste concessioni nobiliari sono stati concessi da Casa Borbone e riconosciuti da Casa Savoia. Il decreto ministeriale di riconoscimento della nobiltà è citato nell’Enciclopedia storico-nobiliare italiana (volume 6, di Vittorio SPRETI, Bologna : Forni, 1981, pp. 713-714). La sua casa era il palazzo Trigona di Canicarao, Dainammare e Demani, situato Via Camillo Benso Conte di Cavour 15, 94015 Piazza Armerina, Provincia di Enna, Sicilia, Italia.  

La famiglia TRIGONA è inscritta nel Libro d’Oro della nobiltà italiana e negli elenchi ufficiali del Corpo Della Nobiltà Italiana (C.N.I.) (Volume III, parte III, sezione C.N.I., dell’Annuario della Nobiltà Italiana, edizione XXXI, pubblicato dalla Società Araldica Genealogica Internazionale). Presso l’Archivio di Stato di Enna, sono conservati gli archivi della dinastia Trigona di Canicarao, la dinastia a cui apparteneva Vincenzo TRIGONA (sezione XV – XIX, bb. E volume. 208. Inventario A. 1986). 

La famiglia PONENTE, pretendente per i titoli di Marchese, Barone e Signore, è riconosciuta come ramo della Casa nobiliare ufficiale italiana TRIGONA. Vincenzo TRIGONA era il nonno del notevole industriale belga Angelo PONENTE (figlio di Luigi / 1928-2001). Angelo PONENTE essendo il nonno della personalità di Liegi S. E. Monsignore Timothée PONENTE, il Rappresentante in Capo del ramo PONENTE (figlio di Beniamino / nato in Belgio nel giugno 1998). I membri della rinomata famiglia PONENTE sono quindi discendenti diretti della Casa nobiliare influente TRIGONA (attestato dall’analisi delle corrispondenze irrefutabili del DNA). 

T. P. – Belgio.